“Songs of Innocence and of Experience” di William Blake è una parte del lavoro artistico su tutta la vita e l’opera di W. Blake alla quale si è dedicato l’artista Victor Vertunni per più di venti anni. L’apice di questa rappresentazione artistica è avvenuto a Londra al National Portrait Gallery, in occasione del Festival “Blake 250” nell’anno 2007, e a Helsinki nel “Festival internazionale delle arti” nell’anno 2008.
William Blake è ampiamente conosciuto come poeta visionario, artista e incisore, ma la dimensione musicale del suo lavoro è pressoché del tutto trascurata.
“Le prime poesie di Blake furono evidentemente fatte circolare, non come libri stampati o come manoscritti, ma come canzoni” (G.E. Bentley Jr - The Stranger from Paradise).
Blake non solo creava libri stampati a mano, ma anche illustrazioni per le sue poesie, con un'innovativa tecnica di incisione, tanto che è stata descritta come “parola visiva e pittura letteraria”. Ciò che forse è meno conosciuto è che Blake amava cantare le sue liriche in pubblico, spesso su melodie improvvisate che erano apprezzate dai musicisti del suo tempo. Nonostante non avesse una formazione musicale formale, sembra che Blake avesse un orecchio musicale eccezionale e affermasse che le sue visioni erano accompagnate da melodie di arpe e altri strumenti.
La performance si propone di unire le tre componenti dell'opera di Blake — la parola, l'immagine e il suono — per presentare l'artista in tutta la sua complessità: come scrittore, incisore, cantante, visionario e uomo.
Songs of Innocence and of Experience è una raccolta musicale che esprime, attraverso la forza delle arti performative, i “contrari stati dell’esistenza umana” — dalla nascita alla morte, dall’individualismo alla comunità, dal conflitto alla pace — che risuonano nella ricerca senza tempo di un'etica globale e dell’interconnessione umana.
La performance drammatizza i versi poetici di Blake attraverso personaggi come Tom Dacre in The Chimney Sweeper, il soldato sventurato e la giovane prostituta di Londra, ambientati nel contesto della rivoluzione industriale inglese. Le loro storie trovano un parallelismo nei conflitti sociali e umani di oggi, rafforzando il potere dell’arte come linguaggio universale, capace di affrontare temi etici e sociali che trascendono il tempo e lo spazio.
L’evento invita il pubblico a scoprire il potere trasformativo della poesia e della musica di Blake — un’esperienza profondamente umana che promuove empatia, speranza e riflessione sulla nostra umanità condivisa.
Gli artisti
Victor Vertunni: voce
Leo Vertunni: sitar
Maxim Vertunni: basso
Monia Giovannangeli: danza
Caratteristiche della Performance
- Flessibilità del Set-up: il concerto è adattabile a spazi intimi o aperti e richiede un’attrezzatura tecnica minima (un sistema audio, un proiettore e uno schermo).
- Attrattiva Visiva e Auditiva: la performance unisce musica, narrazione poetica e teatro-danza.
Estratti di recensioni
- “L’incredibile voce di Victor si libra davvero in alto e penetra nel cuore.” — Eleonora Bagarotti (Libertà)
- “Le splendide liriche del poeta sono musicate da Victor con palpabile sensibilità.” — JAM
- “Musicalmente un piccolo capolavoro di inventiva con sapori folk.” — Massimo Marchini (Rockerilla)
- “...una voce calda ed evocativa, eccellenti arrangiamenti ad imbrigliare visionarie suggestioni.” — Gianmarco Aimi (Libertà)
- “Un piccolo capolavoro di invenzione musicale... veramente ispirato.” — Massimo Marchini, Rockerilla
- “Blake era un visionario unico per il suo tempo, proprio come Victor Vertunni lo è nel nostro.” — Paul Andersen, The Entertainment Bank
- “Un’anima musicale antica, che canta da una memoria ancestrale.” — Wildy Haskell, CD Review
- “Le canzoni di Blake... suonate e cantate magnificamente.” — Philip Pullman, autore e presidente della Blake Society
GLI ARTISTI
VICTOR VERTUNNI: Attore, cantautore, musicista, formatore di “Public Speaking”. Nato a Londra, vive in Italia dal 1990. Dopo la laurea in studi teatrali alla University of East Anglia ha lavorato a una grande varietà di produzioni teatrali, prima di fondare la compagnia teatrale Theatre of Eternal Values (TEV) nel 1996, che lo vede attore in tournée in Europa, India, America e Asia. Ha eseguito gli adattamenti musicali delle poesie originali di William Blake tratte dall’opera Songs of Innocence and of Experience, presentando concerti nei festival d’Europa e degli USA. Una delle prime performance è avvenuta a Londra, al National Portrait Gallery, in occasione del Festival “Blake 250” nel 2007. Alcuni brani fanno parte della produzione teatrale Eternity in an Hour, messa in scena per la prima volta all’International Arts Festival 2008 di Helsinki e successivamente in Italia, Svizzera, Turchia, Stati Uniti, oltre che a New York, all’International Fringe Theatre Festival nel 2010. L’ultima rappresentazione di Eternity in an Hour è stata lo scorso 10 novembre 2024 a Bratislava, Slovacchia.
Nel 2013 si è esibito a Lucca, al Consiglio Mondiale dei Club Unesco, e nell’ottobre dello stesso anno in Cina. Dal 2008 ad oggi cura la direzione artistica del Festival della Cultura dello Spirito. L’ultima produzione teatrale creata è Shakespeare’s Women, in cui Victor interpreta William Shakespeare.
LEO VERTUNNI: Nato a Londra nel 1989, è oggi uno dei sitaristi della sua generazione più noti in Europa e insegna al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza. Fa regolarmente concerti in Europa e ha all’attivo tournée nel mondo: Stati Uniti, Messico, Colombia, Canada, Benin, Cina e India. Si esibisce sia come solista classico sia in ensemble con numerosi progetti, primo fra tutti Indialucia. L’esperienza concertistica e compositiva di Leo spazia dalla musica indiana alle commistioni con flamenco, jazz (con Roberto Olzer), rock (Danny Bronzini) ed elettronica. Collabora regolarmente con il produttore Mace, con cui ha pubblicato OLTRE (Universal) ed eseguito live al Concerto del Primo Maggio di Roma 2022. Collabora anche con orchestre da camera, come la Kazan Chamber Orchestra. Dal 2021 si esibisce sempre più frequentemente nel circuito italiano della musica classica (Serate Musicali, Unione Musicale, Accademia Erard) grazie a Toret Artists Management. Con il Jugalbandi Trio (Dark Companion Records, 2014), è stato ospite di Radio RAI 3 per Battiti e La Stanza della Musica. Nell’estate 2021 ha curato per RSI la serie Jugalbandi - Note di Viaggio dal Subcontinente. Con il gruppo Indialucia, è apparso in numerosi canali televisivi di prestigio mondiale. In ambito creativo, ha collaborato con il padre Victor Vertunni per gli arrangiamenti di Songs of Innocence and Experience e Children of the Future Age.
MAXIM VERTUNNI: Musicista e tecnico luci. Diplomato alla scuola di liuteria Stradivari di Cremona, è un musicista con forte interesse per l’etnomusicologia, specializzato nel Digeridoo e nel canto Tuva. Ha collaborato alla produzione di due album con il padre e il fratello Leo, esibendosi in Europa e Cina. Ha studiato scenografia presso l’Università NABA di Milano, progettando scenografie per produzioni teatrali in Italia e all’estero. Attualmente lavora al Piccolo Teatro di Milano.
MONIA GIOVANNANGELI: Ballerina, attrice, regista, coreografa e teatro terapeuta. Dopo essersi formata in danza classica presso l’Accademia Nazionale di Roma, ha approfondito la tecnica di teatro-danza Martha Graham e studiato con maestri come Merce Cunningham e Mischa Van Hoek. Dal 1994 dirige laboratori di teatro-danza e teatro. È responsabile del settore teatrale all’Accademia ARTES di Alessandria e dirige il Festival Cultura dello Spirito. Ha adattato opere come il Mahabharata, il Ramayana e la Divina Commedia. Ha scritto numerose opere teatrali e concerti-spettacolo, tra cui Alice sei tu e The Divine Mother. È direttrice artistica di Theatre of Eternal Values international.
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